Spunti intorno alla Parola: 20a Domenica del Tempo Ordinario (16 agosto)

Oggi Gesù nel brano del Vangelo si rivolge alla cananea pagana con l’appelliativo non proprio edificante di “cagnolino”: nel Vangelo ha un senso più ampio ma non capiremmo la parola usata da Gesù senza sapere che nell’ebraismo la purità o impurità degli animali era una cosa molto importante e osservata da tutti; Gesù nel suo parlare fa spesso riferimento a pecore, agnelli, buoi, pesci: animali puri.
Conoscere le regole della purità di animali e cibi, che ancora oggi sono osservate nell’ebraismo, ci fa capire il salto enorme che i cristiani hanno potuto fare a partire dall’insegnamento di Gesù: «Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore, ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall’uomo, questo sì contamina l’uomo». (Mc 7,18-20)

Per i cristiani la santità è separazione sì, ma solo dal peccato, non da cose o persone e, anzi, la comunione con Dio non può che portare alla compassione e alla carità verso il prossimo. Ogni creatura di Dio, vegetale e animale, testimonia la grandezza del Creatore e può collaborare con l’uomo redento alla lode a Dio.

Conoscere alcune regole di purità ebraica aiuta a comprendere usi e costumi dei nostri fratelli maggiori e forse anche ad apparezzare sempre più l’insegnamento del Signore Gesù…
Dal sito di un famoso ristorante del portico d’Ottavia, a Roma, troviamo esposti in modo semplice e divulgativo alcune basilari indicazioni…

Animali Puri e Impuri secondo l’Ebraismo

Le leggi alimentari ebraiche sono le più antiche della storia e derivano dalle prescrizioni contenute nella Torah.

la torah e le leggi alimentari ebraicheL’insieme delle regole alimentari ebraiche costituisce il Kosherut, che indica tutto ciò che è “adatto/lecito”. Una parte delle norme distingue gli animali puri e commestibili (kosher) da quelli che sono impuri e proibiti (taref) e il cui consumo danneggia l’anima. Mangiando cibi impuri, che digeriti entrano nel sangue, si diventa impuri poiché “il sangue è anima“. Recita il Deteuronomio “Non mangerai nessuna cosa abominevole.”
Scopriamo insieme le principali distinzioni tra animali puri e impuri.

Quadrupedi puri e impuri

I quadrupedi puri sono quelli non carnivori che hanno lo zoccolo fesso, ossia spaccato in due parti, e che sono ruminanti.

Affinché siano puri, gli animali debbono avere entrambe le caratteristiche.

Il cavallo, nonostante sia un ruminante, ha uno zoccolo privo di fessure ed è quindi impuro. Il maiale ha l’unghia della zampa fessa ma non rumina: afferma il Deuteronomio “il porco, perché ha l’unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi.”

Sono impuri gli animali privi di zoccolo, come conigli e lepri, i non ruminanti, come le scimmie, i già citati suini (maiale e cinghiale) e gli equini.

Sono puri alcuni ovini, caprini, bovini, e antilopini (gazzella, camoscio etc.) ed anche la giraffa (che mastica il bolo ed ha lo zoccolo fesso) benché questa non sia consumata nei tempi moderni.

pecore animali puri secondo ebraismo

Volatili puri e impuri

Per quanto riguarda i volatili, il Deuteronomio, ossia il 5° libro della Torah Ebraica, cita con precisione quali siano quelli impuri, ossia animali notturni e rapaci come gufo e avvoltoio; per questo, in teoria, tutti i volatili non inclusi nella lista sono puri, tuttavia si preferisce consumare solo gli uccelli commestibili secondo tradizione ebraica.

avvoltoio animale impuro secondo l'ebraismo

Animali marini puri e impuri

Anche per quanto riguarda le specie marine esistono delle limitazioni: è possibile consumare solo pesci dotati di squame e pinne e le cui squame siano facilmente rimovibili dalla pelle dell’animale.

Questo esclude automaticamente crostacei, molluschi e frutti di mare, il pesce spada nonché tutti gli animali marini di forma inconsueta, come coda di rospo o l’anguilla nonché i mammiferi marini come il delfino e la balena. Esclude anche lo storione, le cui squame sono difficili da togliere e di conseguenza le sue uova, ossia il caviale. Anche lo squalo è impuro, ma non perché non abbia squame, come si crede, ma perché queste sono minuscole e difficilissime da togliere. Le aringhe e le sardine, le cui squame crescono nel corso della vita, e il tonno, che perde le squame quando viene pescato, sono invece permessi dalla tradizione rabbinica. E’ anche permessa la bottarga realizzata con uova di pesci puri.

sardine animali puri secondo ebraismo

Per accertarsi di consumare pesce kosher, si dovrebbe acquistarlo sempre con la pelle, in modo da poterne riconoscere con certezza le caratteristiche. Inoltre il pesce puro non dovrebbe essere stato a contatto con quello impuro. Ovviamente questo comporta una serie di difficoltà nell’acquisto e nel consumo di pesce non specificamente kosher, soprattutto se non intero ma già tranciato e porzionato, come nel caso del tonno. A differenza di quanto disposto per i quadrupedi, è invece consentito consumare il sangue dei pesci.

Altri animali puri e impuri

Sono vietati roditori, insetti, anfibi (rane e rospi) e rettili, lo struzzo e animali che si nutrono di altri animali, vivi o già carogne.

rospo animale impuro secondo ebraismo

Applicazione e riflessioni sul Kosherut

L’insegnamento delle norme alimentari è insegnato ai bambini sin da piccoli, che apprendono così la disciplina e la temperanza. Queste regole sono fondamentali per l’identità ebraica e, benché impegnative, rappresentano un arricchimento dello spirito del popolo ebreo. Sin da quando Dio vietò di consumare il frutto proibito, gli ebrei hanno sempre posto molta enfasi sull’autocontrollo alimentare.

Il cibo e la cucina che rispettano i requisiti di kasherut sono definiti kosher, ovvero “idoneo”.

Da quanto detto segue che…

1) Kosher vuol dire Distinzione tra specie animali.

Secondo le leggi della Torah, gli unici tipi di carne che possono essere consumati sono quelli di animali puri che hanno lo “zoccolo fesso”, ossia spaccato in due parti, e che possono essere qualificati come “ruminanti”. Non potrà in alcun modo essere mangiata una specie animale che soddisfa solo una di queste condizioni: come il maiale, che ha lo zoccolo spaccato ma non rumina, o il cammello, che rumina ma non ha gli zoccoli spezzati. Sono quindi animali kosher: mucche, vitelli, tori, capre, pecore, agnelli. Per quanto riguarda i volatili, sono ammessi sulle tavole kosher: oca, anatra, pollo e tacchino.

2) Kosher vuol dire Macellazione rituale.

Per essere mangiato, un animale kosher deve essere macellato da un “Schochet,” un macellatore rituale. Poiché la legge ebraica vieta provocare alcun dolore agli animali, la macellazione kosher deve essere effettuata in modo tale che l’incoscienza sia istantanea e la morte avvenga senza sofferenza. Vengono poi rimossi determinati grassi, le arterie e alcune vene proibite dalla Torah e l’animale viene dissanguato per il consumo.

3) Kosher vuole dire Latticini.

Tutti i prodotti lattiero-caseari kosher devono derivare da animali kosher. Considerata la difficoltà a riconoscere un latte kosher da quello non kosher, è stato decretato dai rabbini che per garantire la provenienza del latte da un animale kosher è necessario uno stretto controllo, dalla mungitura fino al confezionamento. Rimane vietato il latte del bestiame impuro e della selvaggina. Attenzione però: i formaggi siano sempre controllati da un rabbino, poiché elevato è il rischio che possano includere grassi animali o derivati.

4) Kosher è Separazione tra Latte e Carne.

Nel rispetto della Torah e del precetto … non cuocerai l’agnello nel latte di sua madre. Carne e latte non solo non possono essere mescolati tra loro, ma neanche essere serviti insieme sulla stessa tavola. Dopo i pasti a base di carne, bisogna aspettare uno, tre o sei ore prima di mangiare latticini. Non solo. La separazione tra carne e latte si applica anche agli utensili usati per la preparazione e per il consumo… lavastoviglie compresa.

5) Kosher vuol dire niente nervo sciatico.

Il motivo per cui non si utilizziamo tagli di carne attraversati dal nervo sciatico trae origine da una prescrizione della Kasherut e da un episodio biblico che lo sostiene: il sogno di Giacobbe, uno dei Padri dell’ebraismo, in lotta con un angelo; vedendo che non riusciva a vincerlo, l’angelo lo colpì al nervo sciatico rendendolo zoppo, ma Giacobbe continuò a lottare, finché l’angelo gli chiese di lasciarlo andare per ricongiungersi con Dio. A quel punto Giacobbe gli chiese la benedizione e l’angelo gli diede il nome Israele.

6) Kosher è Pesce, ma con pinne e squame.

Non tutte le varietà di pesce posono essere consumate in un pasto kosher. Vale una regola generale: per essere kosher, il pesce deve avere pinne e squame facili da rimuovere. I piatti del ristorante a base di pesce vengono preparati con baccalà, trota, sogliola, salmone, nasello. Non troverai invece l’anguilla, lo storione, il pesce spada e l’arzilla. E niente frutti di mare, crostacei e mammiferi acquatici!